GENOVA NEL CUORE
Oggi nessuna nuova ricetta sul blog, preferisco non farlo, oggi il mio pensiero va ai miei cugini di scoglio.
Con il cuore e con l’anima sono a Genova, sono con la mia Liguria che è di nuovo martoriata dal mal tempo. Oggi è di nuovo paura, impotenza, rabbia, timore di ricominciare a vivere con l’ansia l’arrivo di un temporale, di guardare al cielo con gli occhi pieni di malinconia, di rivivere un inverno stando sempre sull’attenti. Ci stavamo ancora leccando le ferite per le alluvioni passate ed ecco che quel passato ritorna, sempre più violento e inaspettato. Vedo immagini che mi riportano al 2011, quando sembrava che i colori non esistessero più, quando lo sguardo non vedeva più l’azzurro del cielo e il blu profondo del mare, i muri colorati delle case, il verde delle vigne strappate via, ma solo marrone, il marrone del fango, ovunque…
Ma ci siamo rialzati e abbiamo ripreso i nostri colori, perchè noi liguri saremo anche i padroni del mugugno ma in quanto a forza non ci batte nessuno. E quindi oggi, dal mio piccolo angolo di Liguria che conosce bene quello che state passando, il mio pensiero è per voi. Forza Zena.
” Noi Liguri siamo gente strana. La nostra Terra ci ha insegnato che non ci si devono aspettare regali, che tutto deve essere guadagnato con il lavoro ed il sudore, i nostri avi si sono guadagnati ogni singolo metro di terra da coltivare, strappandola da una parte al mare e dall’altra all’Appennino che ci si tuffa dentro, costruendo case su speroni di roccia trasportando pietra dopo pietra su dalle ripide creuse. Per questo siamo diffidenti e scontrosi, eppure leali e generosi con chi lo merita. Un Ligure piange dentro mentre si rimbocca le maniche ed inizia per l’ennesima volta a ricostruire quello che la natura e lo scempio degli speculatori gli ha tolto. Accettiamo gli aiuti con pudore, ringraziando con un mezzo sorriso che vale mille medaglie al valor civile e un bicchiere di bianco fatto in casa che vale più del migliore champagne. Noi Liguri siamo fatalisti, guai a toglierci il diritto al mugugno, ma mentre mugugnamo spaliamo il fango dalle nostre case, e recuperiamo i nostri ricordi.
Dai Liguria che ti rialzi anche questa volta, sono fiero di essere tuo figlio. “
– Anonimo –
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